Units – Humanitas Humanitas Thu, 19 Sep 2024 09:07:06 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5.5 https://jotodsjo.click/wp-content/uploads/2021/01/apple-touch-icon-144-precomposed1.png Units – Humanitas 32 32 Anatomia Patologica https://jotodsjo.click/unita-operative/anatomia-patologica/ Wed, 25 Nov 2020 10:11:47 +0000 http://humanitas.local/unita-operative/anatomia-patologica/ L’Unità Operativa di Anatomia Patologica, diretta dal Professor Luigi Terracciano, si articola nei laboratori di: I medici, biologi e tecnici dei laboratori di Anatomia Patologica si occupano di analisi tradizionali di campioni biologici e di tessuti nei sospetti di tumore o altra malattia, ma anche e prevalentemente di analisi molecolare (genetica) nella patologia oncologica. Per […]

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L’Unità Operativa di Anatomia Patologica, diretta dal Professor Luigi Terracciano, si articola nei laboratori di:

I medici, biologi e tecnici dei laboratori di Anatomia Patologica si occupano di analisi tradizionali di campioni biologici e di tessuti nei sospetti di tumore o altra malattia, ma anche e prevalentemente di analisi molecolare (genetica) nella patologia oncologica.

Per quanto riguarda le malattie oncologiche, l’analisi molecolare ha permesso di sviluppare il concetto di medicina di precisione, ovvero quel tipo di approccio non base le terapie sull’istotipo del tumore (uguale per tutti i pazienti con un certo tipo di tumore), ma di terapie ridisegnate sulle alterazioni genetiche di uno specifico tumore e sulle esigenze del paziente.

Staff del Laboratorio di Patologia Molecolare 

Le analisi molecolari sono rese possibili da personale altamente specializzato e con anni di esperienza nello studio genetico delle neoplasie.

Il Laboratorio è coordinato dalla Dott.ssa Annarita Destro, con PhD e Specializzazione in Genetica Medica, impegnata dal 2001 nello studio molecolare delle principali neoplasie umane. 

Biologi: Noemi Rudini, Chiara Lo Russo, Elena Dallera
Tecnici specializzati nell’analisi di campioni di tessuto – Piombo Chiara

< TORNA A HUMANITAS CANCER CENTER

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Anestesia e Day Hospital chirurgico https://jotodsjo.click/unita-operative/anestesia-e-day-hospital-chirurgico/ Wed, 25 Nov 2020 10:11:47 +0000 http://humanitas.local/unita-operative/anestesia-e-day-hospital-chirurgico/ Il Day Hospital Chirurgico di Humanitas è una Unità Operativa che si dedica prevalentemente alla Day Surgery. Dispone di sale operatorie, di un locale di preparazione dei pazienti e di una degenza dove i pazienti vengono assistiti e monitorati nel post operatorio. Vengono effettuati interventi di elezione di breve e media durata in anestesia locale, […]

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Il Day Hospital Chirurgico di Humanitas è una Unità Operativa che si dedica prevalentemente alla Day Surgery.
Dispone di sale operatorie, di un locale di preparazione dei pazienti e di una degenza dove i pazienti vengono assistiti e monitorati nel post operatorio.

Vengono effettuati interventi di elezione di breve e media durata in anestesia locale, sedazione loco-regionale ed anestesia generale.

L’indicazione di Day Surgery, possibile anche per le anestesie generali, deriva da un’accurata selezione della patologia e del paziente da parte di specialisti (anestesisti e chirurghi).
Al momento della dimissione, il paziente riceve dal chirurgo indicazioni per i controlli successivi ed un recapito telefonico a cui rivolgersi in caso di necessità; dall’anestesista viene consegnato uno schema per il controllo del dolore, verificato il giorno successivo con un follow-up telefonico. Le specialità chirurgiche che afferiscono a questo blocco operatorio sono: oculistica, ortopedia, chirurgia generale, vascolare, plastica, urologia, ginecologia, neurochirurgia, dermatologia, patologia riproduttiva, otorinolaringoiatria, chirurgia generale mini-invasiva e piccole patologie pediatriche.

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Anestesia e terapia intensiva cardiochirurgica https://jotodsjo.click/unita-operative/anestesia-e-terapia-intensiva-cardiochirurgica/ Wed, 25 Nov 2020 10:11:33 +0000 http://humanitas.local/unita-operative/anestesia-e-terapia-intensiva-cardiochirurgica/ L’Unità Operativa di Anestesia e Terapia Intensiva Cardiochirurgica si occupa della gestione anestesiologica di tutti i pazienti che afferiscono al blocco cardiochirurgico. L’Unità Operativa è adiacente alle sale operatorie e dispone di tutte le più moderne apparecchiature di terapia intensiva per il trattamento postoperatorio dei pazienti sottoposti a intervento cardiochirurgico.

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L’Unità Operativa di Anestesia e Terapia Intensiva Cardiochirurgica si occupa della gestione anestesiologica di tutti i pazienti che afferiscono al blocco cardiochirurgico.

L’Unità Operativa è adiacente alle sale operatorie e dispone di tutte le più moderne apparecchiature di terapia intensiva per il trattamento postoperatorio dei pazienti sottoposti a intervento cardiochirurgico.

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Anestesia e Terapia Intensiva Generale https://jotodsjo.click/unita-operative/anestesia-e-terapia-intensiva-generale/ Tue, 06 Mar 2018 15:26:21 +0000 http://humanitas.local/unita-operative/anestesia-e-terapia-intensiva-generale/ L’Unità Operativa di Anestesia e Terapia Intensiva Generale si occupa della gestione anestesiologica di tutti i pazienti che afferiscono ai blocchi operatori per intervento chirurgico. Il tipo di anestesia (generale, locoregionale, plessica o tronculare) viene deciso in accordo con il paziente a seconda del tipo di intervento chirurgico. L’équipe esegue le visite preanestesiologiche ambulatoriali e in […]

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L’Unità Operativa di Anestesia e Terapia Intensiva Generale si occupa della gestione anestesiologica di tutti i pazienti che afferiscono ai blocchi operatori per intervento chirurgico.
Il tipo di anestesia (generale, locoregionale, plessica o tronculare) viene deciso in accordo con il paziente a seconda del tipo di intervento chirurgico.
L’équipe esegue le visite preanestesiologiche ambulatoriali e in degenza, segue il decorso e la terapia del dolore postoperatorio e monitora gli equilibri vitali con una guardia anestesiologico-rianimatoria 24 h/24.

La terapia intensiva generale permette l’esecuzione di interventi complessi in pazienti compromessi garantendo il monitoraggio e le cure intensive postoperatorie. Offre anche le idonee terapie di supporto respiratorio, cardiocircolatorio e metabolico per qualunque evenienza in urgenza ed emergenza.

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Anestesia Ortopedica https://jotodsjo.click/unita-operative/anestesia-ortopedica/ Tue, 31 Jan 2023 09:57:41 +0000 https://jotodsjo.click/?post_type=unit&p=181947 The post Anestesia Ortopedica appeared first on Humanitas.

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Cardiochirurgia https://jotodsjo.click/unita-operative/cardiochirurgia/ Wed, 25 Nov 2020 10:11:33 +0000 http://humanitas.local/unita-operative/cardiochirurgia/ L’Unità Operativa di Cardiochirurgia di Humanitas è in grado di fornire tutte le prestazioni cardiochirurgiche necessarie per una guarigione ottimale del paziente, operando in una struttura organizzativa di tipo dipartimentale, in collaborazione con i colleghi cardiologi, emodinamisti, aritmologi e chirurghi vascolari. L’Unità Operativa di Cardiochirurgia può basarsi su un’esperienza di lunga data, continuamente aggiornata con tecniche e tecnologie di […]

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L’Unità Operativa di Cardiochirurgia di Humanitas è in grado di fornire tutte le prestazioni cardiochirurgiche necessarie per una guarigione ottimale del paziente, operando in una struttura organizzativa di tipo dipartimentale, in collaborazione con i colleghi cardiologi, emodinamisti, aritmologi e chirurghi vascolari.

L’Unità Operativa di Cardiochirurgia può basarsi su un’esperienza di lunga data, continuamente aggiornata con tecniche e tecnologie di ultima generazione. Negli anni, le tecniche di correzione della patologia strutturale cardiaca hanno seguito un’evoluzione al passo con la letteratura più aggiornata, potendo vantare standard di qualità e risultati competitivi con i migliori centri europei e dei paesi occidentali. Il continuo adeguamento sia alle linee guida che alla letteratura internazionale, permette all’Unità Operativa di Cardiochirurgia di comparire fra i centri leader nelle classifiche nazionali AGENAS. 

Il trattamento della patologia strutturale del cuore si avvale sia di approcci convenzionali che mininvasivi, garantendo sia tecniche riparative o sostitutive convenzionali sia tecniche transcatetere e sperimentali. 

La terapia dell’insufficienza cardiaca terminale e dello shock cardiogeno è affrontata grazie a un’esperienza ventennale nei sistemi di assistenza meccanica al circolo. 

In particolare è disponibile, in funzione delle caratteristiche del paziente o dell’indicazione chirurgica:

  • chirurgia riparativa o sostitutiva della valvola mitrale, aortica e tricuspide sia con accesso chirurgico mini-invasivo sia mediante tecniche percutanee (TAVI, MitraClip, Valve-in-Valve);
  • chirurgia dell’aorta ascendente e dell’arco aortico (per aneurismi o dissezioni) anche preservando la valvola aortica nativa;
  • chirurgia di rivascolarizzazione miocardica (bypass aorto coronarico) comprensiva di rivascolarizzazione tutta arteriosa o con accesso mini-invasivo;
  • chirurgia delle complicanze dell’infarto miocardico (come difetti interventricolari, rotture di cuore, aneurismi ventricolari); 
  • chirurgia delle aritmie: ablazione della fibrillazione atriale e delle tachicardie ventricolari;
  • chirurgia dei tumori cardiaci;
  • chirurgia della Patologia Congenita nell’Adulto (GUCH).

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Cardiologia Clinica, Interventistica e UCC https://jotodsjo.click/unita-operative/cardiologia-clinica-interventistica-e-ucc/ Wed, 25 Nov 2020 10:11:33 +0000 http://humanitas.local/unita-operative/cardiologia-clinica-e-interventistica/ All’interno del Cardio Center, l’Unità Operativa di Cardiologia Clinica, Interventistica e Unità di Cura Coronarica lavora in stretta collaborazione con le Unità di Cardiochirurgia, Elettrofisiologia, Chirurgia Vascolare, Ecocardiografia e Riabilitazione Cardiovascolare, oltre che con il Pronto Soccorso EAS, e si avvale dei più moderni strumenti diagnostici e terapeutici per la cura delle malattie cardiovascolari. La Cardiologia Clinica e […]

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All’interno del Cardio Center, l’Unità Operativa di Cardiologia Clinica, Interventistica e Unità di Cura Coronarica lavora in stretta collaborazione con le Unità di Cardiochirurgia, Elettrofisiologia, Chirurgia Vascolare, Ecocardiografia e Riabilitazione Cardiovascolare, oltre che con il Pronto Soccorso EAS, e si avvale dei più moderni strumenti diagnostici e terapeutici per la cura delle malattie cardiovascolari.

La Cardiologia Clinica e Interventistica dispone di 2 nuove sale angiografiche dedicate, fino a 25 posti letto di degenza ordinaria, di cui 5 di Day Hospital, e di 7 posti letto di terapia intensiva di Unità di Cura Coronarica.
 

Le principali malattie trattate sono:

• sindrome coronarica cronica;

• sindrome coronarica acuta (angina instabile, infarto miocardico acuto);

• scompenso cardiaco;

• stenosi aortica;

• insufficienza mitralica;

stenosi carotidea;

• stenosi arterie periferiche;

pervietà del forame ovale;

• fibrillazione atriale a elevato rischio di sanguinamento;

• cardiomiopatie.
 

Emodinamica

L’emodinamica si avvale di due sale angiografiche dedicate con angiografi digitali di ultima generazione, una sala di controllo e una sala di refertazione.

Un’equipe di cardiologi interventisti a tempo pieno, con il supporto di tecnici di radiologia e infermieri di sala, si occupa dell’esecuzione delle procedure percutanee di cardiologia interventistica sia in elezione sia in urgenza con un servizio attivo 7 giorni su 7, 24 ore su 24.

Sono disponibili fino a 5 posti letto per procedure diagnostiche e terapeutiche in regime di Day Hospital.

Ambulatorio Emodinamica: i pazienti trattati per via percutanea vengono seguiti per il necessario follow-up in regime ambulatoriale, per tutto il periodo necessario relativo alla specifica malattia trattata. Alla visita, in caso ce ne sia bisogno, vengono associati esami ematochimici o di diagnostica per immagini.
 

Medici

I principali percorsi diagnostici-terapeutici sono:

  • Coronarografia
  • Angioplastica coronarica ed impianto di stent
  • Disostruzione di occlusioni coronariche croniche totali
  • Impianto percutaneo di protesi valvolare aortica (procedura di TAVI o TAVR)
  • Correzione transcatetere dell’insufficienza mitralica (tecnica “edge-to-edge” con dispositivo MitraClip)
  • Chiusura percutanea dell’auricola sinistra
  • Angioplastica e stent dei vasi arteriosi periferici (arti inferiori, arterie carotidee e arterie renali)
  • Chiusura percutanea di forame ovale pervio (FOP).
     

Unità di Cura Coronarica (UCC)

L’Unità di Cura Coronarica consta di 7 posti letto di terapia intensiva in stanza singola ed è adibita alla cura e al monitoraggio dei pazienti con urgenze cardiologiche quali sindromi coronariche acute, aritmie, scompenso cardiaco e shock cardiogeno. Possono esservi ricoverati anche pazienti con necessità di assistenza respiratoria mediante ventilazione meccanica invasiva e non invasiva, supporto meccanico del circolo mediante contropulsazione aortica o dispositivo Impella, oppure tecniche di terapia sostitutiva renale.

L’UCC riceve pazienti con urgenze cardiologiche dal territorio mediante contatto diretto tramite la rete del 118 (ECG trasmesso via fax), 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

I pazienti beneficiano di un’assistenza medica e infermieristica intensiva, monitoraggio elettrocardiografico a 12 derivazioni continuo e monitoraggio continuo invasivo dei parametri vitali.

L’unità è dotata di un ecocardiografo digitale per la valutazione ecografica del cuore sia per via transtoracica sia per via transesofagea.

Ambulatorio UCC: i pazienti transitati in UCC per patologie cardiologiche acute vengono riferiti a un ambulatorio dedicato gestito dalla nostra équipe per il follow-up a breve-medio termine.
 

Medici

Reparto – Cardiologia Clinica

I pazienti in regime di ricovero elettivo trattati in emodinamica vengono seguiti prima e dopo la procedura dai nostri cardiologici clinici, che assicurano una corretta preparazione e gestione post-procedurale. I pazienti beneficiano di assistenza medica e infermieristica, comprensiva di monitoraggio telemetrico in continuo.

I nostri specialisti seguono inoltre i pazienti ricoverati da Pronto Soccorso per problematiche cardiologiche che necessitano un inquadramento diagnostico e terapia farmacologica e/o interventistica, quali sindromi coronariche acute (angina instabile, infarto miocardico acuto), valvulopatie, cardiomiopatie, cardiopatie congenite ed embolia polmonare.

Tutto ciò è possibile anche grazie alla stretta collaborazione con le équipe di Emodinamica e Unità di Cura Coronarica, i servizi di Ecocardiografia e Radiologia e le Unità Operative di Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione, Cardiochirurgia e Chirurgia Vascolare.
 

Medici

Reparto – Cardiologia dello scompenso

L’équipe dello scompenso cardiaco si occupa dei pazienti che giungono all’attenzione medica per sintomi e segni che caratterizzano l’insufficienza cardiaca. Si avvale dei più avanzati strumenti diagnostici, in collaborazione con i servizi di Ecocardiografia e Radiologia, per individuare la causa specifica dello scompenso cardiaco: ecocardiogramma transtoracico e transesofageo, test da sforzo cardiopolmonare, test di funzionalità respiratoria, RMN cardiaca (risonanza magnetica), TC cardiaca, cateterismo destro e studi elettrofisiologici. Una volta individuata la causa sottostante l’insufficienza cardiaca, il nostro gruppo è in grado di scegliere la terapia più adatta al singolo paziente, sia essa farmacologica, interventistica o chirurgica (in collaborazione con le equipe di Emodinamica, Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione e Cardiochirurgia).

Ambulatorio Scompenso: il programma di follow-up è organizzato ad hoc per ogni singolo paziente, grazie a una rete di attività che fornisce supporto al paziente: infusioni periodiche di farmaci (ferro e farmaci diuretici e inotropi), follow-up ambulatoriale cardiologico specialistico e infermieristico (sia ambulatoriale, sia telefonico). 

Ambulatori

  • Emodinamica: i pazienti trattati per via percutanea vengono seguiti per il necessario follow-up in regime ambulatoriale, per tutto il periodo necessario relativo alla specifica malattia trattata (cardiopatia ischemica, patologie della valvola aortica e mitralica, chiusura del forame ovale pervio). Alla visita, in caso ce ne sia bisogno, vengono associati esami ematochimici o di diagnostica per immagini.
  • Scompenso cardiaco: l’insufficienza cardiaca è purtroppo una malattia cronica ed evolutiva, per cui è necessario un continuo controllo per tutta la vita del paziente. Per questo motivo, il nostro gruppo segue in regime ambulatoriale i pazienti affetti da questa patologia, sia se precedentemente ricoverati nella nostra unità, sia se ricoverati in altre unità operative e segnalati dai colleghi. Alla visita, in caso ce ne sia bisogno, vengono associati esami ematochimici o di diagnostica per immagini.
  • Prericoveri: anche i pazienti in attesa di ricovero per patologie non cardiologiche vengono valutati dal nostro gruppo in caso di pregresse problematiche cardiologiche o in caso di elevato profilo di rischio cardiovascolare, a maggior ragione se in attesa di interventi chirurgici.
  • Pronto Soccorso: servizio disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
  • Altre prestazioni ambulatoriali, e.g. Holter ECG 24 ore, Holter pressorio 24 ore, test da sforzo al cicloergometro o al tapis roulant.
     

Medici

Scuola di specialità in Malattie dell’apparato cardiovascolare

I nostri specializzandi sono parte attiva in tutte le attività cliniche in reparto, UCC ed ambulatorio, così come in sala di emodinamica.

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Cardiologia dello scompenso https://jotodsjo.click/unita-operative/cardiologia-dello-scompenso/ Wed, 23 Sep 2015 21:06:06 +0000 http://humanitas.local/unita-operative/cardiologia-dello-scompenso/ L'Unità Operativa di Cardiologia clinica si occupa di ogni aspetto della patologia cardiovascolare: la cardiopatia ischemica (angina, infarto), lo scompenso, le aritmie e l'ipertensione costituiscono gli aspetti clinici più comuni delle malattie cardiovascolari. L'attività dell'Unità Operativa si articola in regime di ricovero elettivo e in Pronto Soccorso (oltre il 30% dei pazienti che afferiscono al […]

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L'Unità Operativa di Cardiologia clinica si occupa di ogni aspetto della patologia cardiovascolare: la cardiopatia ischemica (angina, infarto), lo scompenso, le aritmie e l'ipertensione costituiscono gli aspetti clinici più comuni delle malattie cardiovascolari. L'attività dell'Unità Operativa si articola in regime di ricovero elettivo e in Pronto Soccorso (oltre il 30% dei pazienti che afferiscono al Pronto Soccorso presentano problemi cardiovascolari e sono sottoposti a consulenza specialistica), in prericovero (tutti i pazienti per i quali è programmato un intervento chirurgico di elezione sono valutati dal punto di vista clinico e strumentale) e in ambulatorio.

La valutazione cardiologica si avvale dell'impiego di metodiche strumentali (ergometria, elettrocardiografia dinamica, ecocardiografia, medicina nucleare, radiologia ecc.) che unitamente alla clinica permettono di formulare e di ottimizzare l'iter diagnostico terapeutico dei pazienti.

All'Unità afferisce anche il Centro di Insufficienza Cardiaca. Il Centro si occupa del corretto inquadramento diagnostico e prognostico del paziente con insufficienza cardiaca attraverso metodiche non invasive, quali ecocardiografia e valutazione funzionale, e invasive, come lo studio emodinamico, coronarografia, studio elettrofisiologico. Il trattamento della sindrome da insufficienza cardiaca si avvale di un approccio integrato: terapia medica adattata di continuo alle condizioni del paziente, attraverso un programma di follow-up ambulatoriale e, in collaborazione con gli altri specialisti cardiologi e cardiochirurghi di Humanitas, trattamenti di tipo interventistico.

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Centro di Medicina Personalizzata: Asma e Allergologia https://jotodsjo.click/unita-operative/centro-medicina-personalizzata-asma-e-allergologia/ Tue, 11 Jul 2017 13:43:44 +0000 http://humanitas.local/unita-operative/centro-medicina-personalizzata-asma-e-allergologia/ Il Centro Medicina Personalizzata: Asma e Allergologia a direzione universitaria si occupa della diagnosi e della cura di patologie allergiche respiratorie, cutanee e sistemiche, e di alcune malattie rare di interesse allergo-immunologico, attraverso strutture ambulatoriali e di day-hospital. Il Centro si occupa della diagnosi e della cura di: Il Centro di Medicina Personalizzata: Asma e […]

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Il Centro Medicina Personalizzata: Asma e Allergologia a direzione universitaria si occupa della diagnosi e della cura di patologie allergiche respiratorie, cutanee e sistemiche, e di alcune malattie rare di interesse allergo-immunologico, attraverso strutture ambulatoriali e di day-hospital.

Il Centro si occupa della diagnosi e della cura di:

  • Malattie allergiche respiratorie – quali la rinite allergica, la rinosinusite cronica (in particolare con poliposi nasale), l’asma. Il Centro gestisce anche il laboratorio di funzionalità respiratoria ove è possibile effettuare esami quali la spirometria, il test di broncodilatazione farmacologico, il test di broncoprovocazione con metacolina, la misura dell’ossido nitrico espirato (FENO), la pletismografia e la misura della diffusione del monossido di carbonio (DLCO).
    Il Centro è prescrittore autorizzato di immunoterapia specifica per le malattie allergiche respiratorie. Per le patologie respiratorie gravi (asma grave, poliposi nasale grave) sono attivati percorsi specifici di presa in carico e cura dei pazienti, anche attraverso l’utilizzo di approcci terapeutici all’avanguardia quali i farmaci biologici.
  • Malattie allergiche cutanee – l’orticaria cronica, la dermatite atopica, la dermatite allergica da contatto. I pazienti con le forme più severe di patologia possono accedere a percorsi specifici di presa in carico e cura, con anche la possibilità di utilizzare farmaci biologici (come ad esempio per l’orticaria cronica non responsiva alla terapia standard).
  • Manifestazioni allergiche sistemiche – quali l’anafilassi, l’allergia ad alimenti, a farmaci e a veleni di imenotteri. Per l’allergia ai farmaci, il Centro dispone di un servizio dedicato di test allergometrici presso il Day Hospital di Humanitas San Pio X di Milano. La diagnosi e la cura dell’allergia al veleno di imenotteri è gestita in collaborazione con l’Unità Operativa di allergologia di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

Il Centro di Medicina Personalizzata: Asma e Allergologia di Humanitas, effettua anche test allergometrici cutanei per allergeni inalanti ed alimentari, e la valutazione del profilo allergenico molecolare attraverso un esame ematico di ultima generazione (ALEX test).

La Sezione Autonoma è Centro autorizzato alla diagnosi e alla terapia di alcune malattie rare: mastocitosi sistemica, gastroenteriti eosinofile, granulomatosi eosinofilica con poliangioite.

Inoltre, il Centro dedica particolare attenzione e interesse alla Ricerca Clinica, fornendo la possibilità ai pazienti di accedere a protocolli sperimentali con farmaci innovativi per la cura delle forme più gravi di malattie allergiche.

Il Centro Medicina Personalizzata: Asma e Allergologia di Humanitas Research Hospital, infine, coordina una rete capillare di servizi di Allergologia e Asma negli Humanitas Medical Care e in diversi ospedali del gruppo Humanitas, in una logica di rete Hub&Spoke per favorire la presa in carico complessiva del paziente, garantendo gli standard di qualità del Centro a tutti i pazienti allergici seguiti nei vari centri del Gruppo.

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Centro per la ricostruzione funzionale e biologica del ginocchio https://jotodsjo.click/unita-operative/centro-per-la-ricostruzione-funzionale-e-biologica-del-ginocchio/ Wed, 19 Apr 2017 15:40:46 +0000 http://humanitas.local/unita-operative/centro-per-la-ricostruzione-funzionale-e-biologica-del-ginocchio/ Il Centro per la Ricostruzione funzionale e biologica del ginocchio ha come mission il trattamento ricostruttivo del ginocchio, spaziando dalla patologia dello sport alla patologia degenerativa e ai trattamenti biologici. È diretto dal professor Maurilio Marcacci che con il suo gruppo ha svolto un’attività trentennale presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. All’interno del Centro svolgono […]

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Il Centro per la Ricostruzione funzionale e biologica del ginocchio ha come mission il trattamento ricostruttivo del ginocchio, spaziando dalla patologia dello sport alla patologia degenerativa e ai trattamenti biologici.

È diretto dal professor Maurilio Marcacci che con il suo gruppo ha svolto un’attività trentennale presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. All’interno del Centro svolgono la propria attività anche la prof.ssa Elizaveta Kon, Responsabile della Sezione di Ortopedia Traslazionale, e il dott. Francesco Iacono, Responsabile del Centro Chirurgia Protesica e Ricostruzione Biologica Articolare presso Humanitas San Pio X. Questo Centro racchiude quindi l’esperienza e la professionalità di un gruppo che ha acquisito nei decenni, grazie  alla costante attività clinica e di ricerca nell’ambito dell’innovazione nelle tecniche chirurgiche, una competenza specifica nella cura del paziente e nello sviluppo di nuove tecnologie mediche. In particolare gli innovativi trattamenti per la ricostruzione legamentosa, i trapianti meniscali e la rieducazione di pazienti sportivi di altissimo livello sono gli argomenti di maggiore interesse per il Centro.

Il gruppo del professor Marcacci detiene brevetti ed è a capo di progetti di ricerca traslazionale per lo sviluppo e la validazione di nuovi impianti protesici: la ricerca nel campo della biomeccanica ha portato a innovazioni nella computer-aided surgery, dai sistemi di navigazione tradizionali ai nuovi sensori giroscopici, allo sviluppo di tecnologie di roentgenstereofotogrammetria dinamica, alla partecipazione allo sviluppo di nuovi disegni protesici custom-made.

Un altro dei filoni di ricerca clinica riguarda da lungo tempo il dominio della ricostruzione cartilaginea, dallo sviluppo di nuovi biomateriali allo studio di nuove applicazioni per cellule multipotenti e fattori di crescita plasmatici.

Sempre vivo poi, l’interesse per la ricostruzione di difetti ossei post traumatici di grandi dimensioni, che sono stati trattati con l’uso di cellule staminali espanse in associazioni a biomateriali.

Il gruppo è parte attiva di numerosi progetti di ricerca e studi clinici internazionali, in molti casi nelle vesti di coordinatore, specialmente per quello che concerne l’uso di prodotti biologici (fattori di crescita, cellule staminali e scaffold bioingegnerizzati) per il trattamento della patologia osteocartilaginea sia di natura degenerativa sia post traumatica.

L’insieme delle conoscenze di biomeccanica, di medicina dello sport e di medicina rigenerativa, accompagnato da una notevole esperienza nella ricerca clinica e pre-clinica, confluisce in un nuovo ambito di ricerca applicata dedicata alla ricostruzione articolare biologica, in particolare nello sviluppo di nuovi concetti di sostituzione articolare che riguardano tutte le componenti articolari, dall’osso alla cartilagine alle strutture legamentose.

L’obiettivo è quello, in futuro, di affiancare alle protesi metalliche comunemente usate oggi e indicate in pazienti di età avanzate con scarse richieste funzionali, sistemi di ricostruzione articolare che possano ripristinare le caratteristiche biologiche e garantire una qualità di vita migliore in pazienti giovani, permettendo loro di non rinunciare alle attività sportive, anche agonistiche.

Molti procedimenti terapeutici alla base di questa “ricostruzione biologica” sono già una realtà clinica applicata presso il nostro Centro. In ultima istanza, l’obiettivo finale della ricerca portata avanti dall’équipe del prof.  Marcacci è quello di sviluppare un nuovo approccio alla ricostruzione funzionale e biologica articolare.

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Centro per le malattie autoimmuni del fegato https://jotodsjo.click/unita-operative/centro-per-le-malattie-autoimmuni-del-fegato/ Wed, 25 Nov 2020 10:11:51 +0000 http://humanitas.local/unita-operative/centro-per-le-malattie-autoimmuni-del-fegato/ Le malattie autoimmuni del fegato comprendono la cirrosi biliare primitiva, l’epatite autoimmune e la colangite sclerosante primitiva. In Humanitas è presente un Centro dedicato al coordinamento delle attività di prevenzione, diagnosi e cura attraverso un team multidisciplinare formato da internisti, epatologi, immunologi clinici, radiologi, anatomopatologi e chirurghi. L’obiettivo è mettere a disposizione del paziente un […]

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Le malattie autoimmuni del fegato comprendono la cirrosi biliare primitiva, l’epatite autoimmune e la colangite sclerosante primitiva. In Humanitas è presente un Centro dedicato al coordinamento delle attività di prevenzione, diagnosi e cura attraverso un team multidisciplinare formato da internisti, epatologi, immunologi clinici, radiologi, anatomopatologi e chirurghi. L’obiettivo è mettere a disposizione del paziente un percorso di cura dedicato, dalla diagnosi alla terapia, al follow-up.

Accanto alle attività cliniche, il Centro è impegnato nello studio e nello sviluppo di nuovi marcatori diagnostici/prognostici e di nuove terapie con programmi di ricerca clinica. Il Centro comprende un osservatorio di epidemiologia clinica dedicato allo studio ed al monitoraggio dell’i ncidenza e prevalenza di queste malattie. Nel Centro, inoltre, è possibile testare gli autoanticorpi Abs anti-MIT3, gp210, sp100, Actin, LKM, SLA per la diagnosi di malattie autoimmuni.

La cirrosi biliare primitiva è una malattia cronica delle vie biliari che colpisce maggiormente le donne di media età. L'esame diagnostico più indicato è la ricerca di anticorpi antimitocondriali (AMA) e di altri anticorpi sieri. Questo dato, con una biopsia epatica compatibile, è molto specifico ed affidabile per formulare una corretta diagnosi. Ad oggi l’unica terapia riconosciuta è l’acido ursodesossicolico, ma sono in corso protocolli di ricerca clinica con altri farmaci.

L’ epatite autoimmune colpisce soprattutto le donne (70%), in genere prima dei 40 anni, ma esiste anche una forma che colpisce i bambini. Più spesso insorge senza sintomi, ma può causare intensa stanchezza. Si può associare anche ad altri quadri di autoimmunità. Sulla base del tipo di autoanticorpi l’epatite autoimmune può essere classificata come tipo I o tipo II. I criteri diagnostici comprendono anche l’aumento delle immunoglobuline e degli indici biochimici di citolisi (quali le transaminasi). Infine, l’esecuzione della biopsia epatica permette di valutare la presenza di necrosi epatocitaria. La terapia attuale consiste in immunosoppressivi (steroidi ed azatioprina).

La colangite sclerosante primitiva è una malattia rara dei dotti biliari intraepatici o extraepatici. Insorge prevalentemente nei maschi tra i 25 ed i 45 anni, ma può insorgere anche in età pediatrica. Si associa di frequente a malattie infiammatorie croniche intestinali (soprattutto rettocolite ulcerosa, raramente Morbo di Crohn). La diagnosi si effettua mediante studio clinico, istologico e radiologico. Il colangiocarcinoma è una temibile complicanza della malattia. Non esistono terapie approvate per questa malattia anche se molti pazienti vengono curati con acido ursodesossicolico.

Email dedicata: [email protected]

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Centro Trombosi e Malattie Emorragiche https://jotodsjo.click/unita-operative/centro-trombosi/ Wed, 25 Nov 2020 10:11:43 +0000 http://humanitas.local/unita-operative/centro-trombosi/ Il Centro Trombosi e Malattie Emorragiche di Humanitas è un’Unità Operativa specializzata nella prevenzione, diagnosi e cura delle malattie da trombosi venosa e arteriosa e delle malattie emorragiche congenite o acquisite. La trombosi venosa può manifestarsi come: trombosi venosa superficiale (o tromboflebite), trombosi venosa profonda (TVP) e/o tromboembolia polmonare (TEP). Le sedi più frequenti sono […]

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Il Centro Trombosi e Malattie Emorragiche di Humanitas è un’Unità Operativa specializzata nella prevenzione, diagnosi e cura delle malattie da trombosi venosa e arteriosa e delle malattie emorragiche congenite o acquisite.

La trombosi venosa può manifestarsi come: trombosi venosa superficiale (o tromboflebite), trombosi venosa profonda (TVP) e/o tromboembolia polmonare (TEP). Le sedi più frequenti sono gli arti inferiori e superiori, ma può colpire anche altri distretti venosi del corpo come ad esempio il sistema nervoso centrale (trombosi venosa cerebrale). Trombosi venose in sedi rare sono quelle del circolo dell’occhio (trombosi venosa retinica) o del circolo splancnico (trombosi portale, trombosi venosa mesenterica, trombosi vena splenica, trombosi delle vene sovraepatiche o sindrome di Budd-Chiari).

La trombosi arteriosa può manifestarsi come:

Esistono inoltre trombosi arteriose in sedi rare come quelle del circolo dell’occhio (trombosi arteriosa retinica) o dell’orecchio (in tal caso il paziente presenta un quadro di ipoacusia neurosensoriale improvvisa con deficit udito più o meno grave e spesso associato ad acufene).

Per una gestione dei diversi tipi di trombosi, i medici del Centro collaborano con i diversi specialisti per definire il percorso diagnostico e terapeutico più appropriato per ciascun caso, tenendo conto anche delle co-morbilità eventualmente presenti.

Malattie emorragiche

Le malattie emorragiche sono un gruppo di malattie causate da deficit congeniti o acquisiti di uno o più fattori della coagulazione (malattie emorragiche congenite o acquisite: emofilia A congenita e acquisita, emofilia B, malattia di von Willebrand congenita e acquisita, difetti rari della coagulazione) o del numero e/o della funzione delle piastrine (piastrinopenie e/o piastrinopatie) con conseguente tendenza al sanguinamento spontaneo o in occasione di traumi, manovre invasive o chirurgiche.

L’attività di diagnosi e cura è ampiamente supportata dalla presenza all’interno del Centro, di un Laboratorio di Coagulazione altamente specializzato presso il quale vengono eseguiti test specifici di primo e secondo livello, mirati a identificare o escludere alterazioni, anche rare, del sistema coagulativo in senso trombotico o emorragico.

Obiettivi principali dell’attività del Centro Trombosi e Malattie Emorragiche sono:

  • La riduzione dell’incidenza delle malattie tromboemboliche arteriose e venose (prima causa di morte e invalidità nel mondo industrializzato) e delle complicanze emorragiche correlate alle terapie antitrombotiche (antiaggreganti e anticoagulanti) e una loro ottimale gestione;
  • L’ottimizzazione della gestione dei pazienti affetti da Malattie Emorragiche Congenite in un percorso multidisciplinare integrato volto ad affrontare le diverse problematiche cliniche correlate alla storia naturale ed alla gestione terapeutica di tali patologie rare;
  • La prevenzione delle complicanze tromboemboliche o emorragiche nei pazienti candidati a chirurgia o ricoverati in reparti medici ed oncologici, attraverso una valutazione personalizzata del rischio nell’ambito del prericovero o dello stesso ricovero.

Le aree mediche di interesse sono:

  • medicina cardiovascolare e cerebrovascolare (es. infarto del miocardio, ictus nei giovani);
  • trombosi e gravidanza;
  • tromboembolismo venoso;
  • prevenzione cardiovascolare globale;
  • gestione del paziente in terapia anticoagulante;
  • prevenzione del tromboembolismo venoso nei pazienti candidati a chirurgia o degenti in reparti medici per patologie ad alto rischio;
  • emofilia e altre coagulopatie emorragiche (es. consulenza genetica, ottimizzazione della profilassi, gestione del paziente con inibitore, monitoraggio della condizione articolare, monitoraggio delle co-morbilità);
  • Difetti del numero e/o della funzione piastrinica con conseguente diatesi emorragica.

Le aree di ricerca di interesse sono:

  • ricerca traslazionale in emostasi e trombosi;
  • ricerca clinica sulle terapie antitrombotiche ed in particolare sui nuovi farmaci anticoagulanti;
  • infertilità e trombofilia soprattutto nelle donne con ripetuti fallimenti di impianto;
  • poliabortività, complicanze ostetriche e vascolari della gravidanza: individuazione della cause correlate al sistema emostatico (trombofilia/coagulopatie);
  • ereditarietà delle malattie da trombosi (trombofilia);
  • prevenzione della trombosi arterovenosa;
  • prevenzione dell’artropatia emofilica;
  • gestione delle nuove terapie in emofilia (es. terapia non sostitutiva, terapia genica);
  • valutazione delle complicanze a breve e lungo termine delle terapie per l’emofilia e le malattie emorragiche congenite;
  • ricerca di laboratorio su test utili al monitoraggio delle terapie in emostasi e trombosi.

Servizi dedicati

All’interno del Centro Trombosi sono attivi i seguenti servizi dedicati:

  • Ambulatorio di sorveglianza dei pazienti in terapia anticoagulante: centro accreditato FCSA (Federazione Centri di Sorveglianza delle Terapie Antitrombotiche), che gestisce oltre 2.500 pazienti in terapia anticoagulante orale con dicumarolici (TAO; warfarin, acenocumarolo) e sovrintende la prescrivibilità e il follow-up clinico dei pazienti candidati o che già assumono i nuovi anticoagulanti orali, inibitori diretti del FX attivato o del FII attivato (NAO o DOACs; apixaban, edoxaban, rivaroxaban e dabigatran);
  • Ambulatorio di Trombosi per la diagnosi e cura delle malattie da trombosi arteriose e venose e per la valutazione del profilo di rischio vascolare;
  • Ambulatorio di Trombofilia per la valutazione diagnostica e terapeutica dei pazienti con anamnesi personale o familiare positiva per trombosi o poliabortività. Nell’ambulatorio viene svolto un servizio di counselling per donne affette da infertilità o poliabortività, al fine di individuare una possibile correlazione tra queste condizioni ed eventuali alterazioni della coagulazione del sangue, valutando l’utilità di una terapia mirata in determinate condizioni patologiche (es. sindrome da anticorpi antifosfolipidi o altre cause di trombofilia).
  • Ambulatorio di Oncotrombosi per identificare i pazienti oncologici a maggior rischio di complicanze tromboemboliche e/o emorragiche correlate alla condizione morbosa di base e alle terapie per essa utilizzate (es. chemioterapia, immunoterapia o radioterapia) per poter attuare un’efficace prevenzione delle suddette complicanze;
  • Ecografia vascolare per la diagnosi e follow-up dei pazienti con trombosi venosa profonda e/o superficiale.
  • Ambulatorio Malattie Emorragiche per la diagnosi e la cura delle malattie emorragiche congenite o acquisite (emofilia A, emofilia B, malattia di von Willebrand, difetti rari della coagulazione);
  • Ambulatorio Piastrine: per la diagnosi e la cura dei difetti sia del numero (piastrinopenie) che della funzione (piastrinica).

Parallelamente all’attività clinica ambulatoriale, il team del Centro svolge un’attività di valutazione del rischio tromboembolico ed emorragico dei pazienti candidati a chirurgia di vario tipo o manovre invasive in fase di prericovero. In tale occasione viene in genere impostata la profilassi antitrombotica più adeguata alla tipologia di intervento in programma e al profilo di rischio del singolo paziente.

I medici del Centro svolgono, inoltre, un servizio quotidiano di consulenza per le medesime problematiche per tutti i pazienti ricoverati presso le unità di degenza di Humanitas Research Hospital. I medici del Centro sono reperibili tutti i giorni della settimana h24.

Responsabile dell’Unità Operativa: Dott. Corrado Lodigiani, Specialista in Medicina Interna

Medici dell’Unità Operativa

Dott.ssa Paola Ferrazzi, Specialista in Ematologia, referente clinico del Laboratorio di Coagulazione

Dott. Luca Librè, Specialista in Medicina Interna, referente per la Diagnostica Vascolare Venosa

Dott.ssa Maria Elisa Mancuso, Specialista in Ematologia, referente Centro Malattie Emorragiche

Dott.ssa Clara Sacco, Specialista in Medicina Interna

Dott.ssa Maria Rosaria Fasulo, Specialista in Ematologia

Biologi dell’Unità Operativa

Dott.ssa Ilaria Quaglia, Specialista in Biochimica Clinica, referente coagulazione specialistica Laboratorio di Coagulazione

Dott.ssa Monica Bacci, Specialista in Biochimica Clinica, referente Laboratorio Studio delle Piastrine

Dott.ssa Elena Banfi, Medico Specialista in Biochimica Clinica (Data Manager)

Sig.ra Alba Tocchella Infermiera Professionale

Sig.ra Carmela LIzzio, Segreteria

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Chirurgia Bariatrica https://jotodsjo.click/unita-operative/chirurgia-bariatrica/ Wed, 25 Nov 2020 10:11:51 +0000 http://humanitas.local/unita-operative/chirurgia-bariatrica/ L’Unità Operativa di Chirurgia Bariatrica, diretta dal Prof. Marco Montorsi, svolge attività in ambito ambulatoriale e in degenza ordinaria.  L’attività ambulatoriale, organizzata con un modello multidisciplinare, è volta alla diagnosi di obesità e delle malattie a essa correlate e alla selezione ai diversi tipi di intervento possibili. L’attività ambulatoriale prevede inoltre, in casi selezionati, un […]

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L’Unità Operativa di Chirurgia Bariatrica, diretta dal Prof. Marco Montorsi, svolge attività in ambito ambulatoriale e in degenza ordinaria. 

L’attività ambulatoriale, organizzata con un modello multidisciplinare, è volta alla diagnosi di obesità e delle malattie a essa correlate e alla selezione ai diversi tipi di intervento possibili. L’attività ambulatoriale prevede inoltre, in casi selezionati, un percorso di preparazione psicologico-nutrizionale alla terapia chirurgica, e per tutti il lungo follow-up necessario successivamente agli interventi di chirurgia bariatrica. L’attività in degenza si occupa di terapia chirurgica dell’obesità

L’équipe esegue i quattro interventi internazionalmente validati attualmente disponibili per la terapia chirurgica dell’obesità (bendaggio gastrico regolabile, sleeve gastrectomy, bypass gastrico, diversione biliopancreatica standard o con duodenal switch), anche se ormai il bendaggio gastrico e la diversione biliopancreatica sono stati abbandonati quasi del tutto. 

La chirurgia bariatrica di Humanitas è specializzata nella chirurgia di revisione, cioè nell’esecuzione di secondi o terzi interventi necessari dopo il fallimento nella perdita di peso o dopo l’insorgere di complicazioni a lungo termine. Di recente alle procedure tradizionali sono stati affiancati anche il bypass gastrico a unica anastomosi (OAGB) e la SAGI

L’équipe ha maturato una notevole esperienza nel campo della chirurgia mininvasiva laparoscopica, che è l’approccio dedicato alla quasi totalità degli interventi eseguiti, e nell’applicazione della metodologia ERAS alla chirurgia dell’obesità, che permette in piena sicurezza un rapido recupero postoperatorio, senza l’utilizzo di sondini, cateteri e drenaggi, con degenza breve (2 notti postoperatorie) e rapida restituzione del paziente alla normale quotidianità.

L’Unità Operativa si segnala come eccellenza per l’ampia offerta terapeutica, per l’elevato numero di interventi eseguiti ogni anno con conseguente standardizzazione delle procedure e bassa percentuale di complicazioni, per le conoscenze nutrizionali accumulate negli anni che permettono di gestire anche le procedure malassorbitive.

Per facilitare sia l’accesso alla chirurgia bariatrica sia la frequenza alle visite di controllo post-operatorie, i medici dell’Unità Operativa sono disponibili in diverse sedi sparse sul territorio nazionale.

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Chirurgia dei sarcomi, melanomi e tumori rari https://jotodsjo.click/unita-operative/chirurgia-dei-sarcomi-melanomi-tumori-rari/ Wed, 25 Nov 2020 10:11:33 +0000 http://humanitas.local/unita-operative/chirurgia-dei-sarcomi-melanomi-tumori-rari/ Sarcomi Melanomi Tumori addominali e pelvici Ricerca La Sezione Autonoma di Chirurgia dei Sarcomi, Melanomi e Tumori rari si occupa del trattamento chirurgico di tumori, in particolare di:  sarcomi retroperitoneali e addominali sarcomi dei tessuti molli di arti e tronco tumori stromali gastrointestinali (GIST) melanomi cutanei tumori complessi addomino-pelvici con interessamento multiorgano. Per tutte le […]

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  • Sarcomi
  • Melanomi
  • Tumori addominali e pelvici
  • Ricerca
  • La Sezione Autonoma di Chirurgia dei Sarcomi, Melanomi e Tumori rari si occupa del trattamento chirurgico di tumori, in particolare di: 

    Per tutte le neoplasie, i chirurghi della Sezione Autonoma di Chirurgia dei Sarcomi, Melanomi e Tumori rari adottano le strategie terapeutiche più aggiornate, seguendo le indicazioni emergenti dalle esperienze mondiali più qualificate al fine di “ritagliare” su misura il percorso di cura più adatto a ciascun paziente. Quando indicato, la chirurgia è integrata da trattamenti chemio e/o radioterapici neoadiuvanti (pre-operatori) o adiuvanti (post-operatori) in stretta collaborazione con le Unità Operative di Oncologia Medica e di Radioterapia.

    In tutti gli interventi vengono applicati modelli di gestione perioperatoria, con protocolli di chirurgia fast-track, caratterizzati da una serie di comportamenti e terapie che hanno lo scopo di favorire un pronto recupero postoperatorio e quindi di minimizzare i tempi di degenza ospedaliera attraverso la riduzione dello stress operatorio e del dolore postoperatorio, la riduzione dei tempi di digiuno, la mobilizzazione precoce.

    L’attività clinica della Sezione Autonoma di Chirurgia dei Sarcomi, Melanomi e Tumori rari si articola in attività di degenza ordinaria e in attività ambulatoriale, con visite di chirurgia oncologica specialistica in regime di convenzione con il SSN (Ambulatorio Sarcomi, Ambulatorio Melanomi) o in regime di libera professione.

    La Sezione Autonoma fa parte dei principali gruppi clinico-scientifici nazionali e internazionali che riuniscono i principali Istituti di riferimento per la cura delle relative patologie quali: Gruppo Italiano Sarcomi (ISG), Transatlantic Australasian Retroperitoneal Sarcoma Working Group (TARPSWG), European Organisation for Research and Treatment of Cancer (EORTC), Inter-gruppo Melanoma Italiano (IMI).  

    Chirurgia dei Sarcomi

    La chirurgia è il trattamento principale dei sarcomi dei tessuti molli. È ormai ampiamente riconosciuto che l’expertise dell’equipe chirurgica è un fattore determinante nella cura di questo tipo di tumori. La Sezione Autonoma di Chirurgia dei Sarcomi, Melanomi e Tumori rari è uno dei maggiori centri chirurgici di riferimento nazionale e internazionale per questo tipo di neoplasie, complesse e relativamente rare, il cui trattamento richiede conoscenze e competenze tecnico-chirurgiche altamente specialistiche. La Sezione, così come tutto il gruppo Sarcomi di Humanitas, è centro di riferimento ERN-EURACAN (European network for rare adult solid cancers) accreditato dalla Commissione Europea per il trattamento dei sarcomi dei tessuti molli. 

    L’ampia casistica e la significativa esperienza dell’equipe chirurgica, insieme a quella degli altri specialisti del Gruppo Multidisciplinare Sarcomi di Humanitas (oncologi, radioterapisti, anatomopatologi, ecc.) permette di trattare pazienti affetti da sarcomi dei tessuti molli di ogni sede (addome, arti, tronco) e di elevata complessità. Il tipo di intervento chirurgico dipende da sede, dimensioni e caratteristiche biologiche/istotipo del tumore. In alcuni pazienti, l’asportazione chirurgica deve essere integrata da trattamenti chemio e/o radioterapici pre- e/o post-operatori. In alcuni casi, a causa delle sedi particolari in cui questi tumori possono originare e svilupparsi, è necessario intervenire in collaborazione con specialisti di altre discipline (neurochirurgia, chirurgia vascolare, urologia, chirurgia toracica, chirurgia plastica, chirurgia cervico-facciale, ecc.) con l’obiettivo di curare in modo radicale il tumore e, al tempo stesso, preservare la maggiore funzionalità possibile dell’area interessata.

    Gli arti sono la sede più frequentemente colpita dai sarcomi dei tessuti molli; l’obiettivo della chirurgia è rimuovere in modo completo e radicale il tumore cercando, al tempo stesso, di preservare il più possibile l’integrità e la funzionalità dell’arto stesso (la c.d. limb-sparing surgery). Grazie all’esperienza del team chirurgico e alla possibilità di eseguire trattamenti chemio-radioterapici pre-operatori con lo scopo di ridurre la neoplasia, la quasi totalità dei pazienti trattati in Humanitas può beneficiare di un intervento chirurgico conservativo

    Alcune persone, inoltre, necessitano di interventi di chirurgia plastica o ricostruttiva per l’area in cui è stato rimosso il tumore. Può essere utilizzata, ad esempio, per sostituire la pelle o ricollegare i nervi o i vasi sanguigni, in modo da poter preservare il più possibile l’aspetto e i movimenti. Questo tipo di chirurgia, eseguita in Humanitas, avviene contemporaneamente all’operazione di rimozione del sarcoma, ed è eseguita, anche con tecniche particolarmente sofisticate per ridurre al minimo le complicanze dell’intervento, accelerare la guarigione e ripristinare l’aspetto estetico e la funzione fisica del corpo.

    Chirurgia del Melanoma

    La Seziona Autonoma di Chirurgia dei Sarcomi, Melanomi e Tumori rari esegue tutti gli interventi relativi alla chirurgia del melanoma, quali:

    • biopsia incisionale e/o escissionale per la prima diagnosi,
    • intervento di radicalizzazione,
    • biopsia del linfonodo sentinella,
    • linfoadenectomie ascellari e inguino-iliache-otturatorie,
    • asportazione di lesioni “in transit”.

    Analogamente vengono eseguiti tutti gli interventi chirurgici necessari per il trattamento dei tumori cutanei – non melanomi (carcinoma basocellulare, carcinoma squamocellulare). Per ciascun paziente viene individuato il trattamento più appropriato in collaborazione con le altre Unità Operative che compongono il gruppo Multidisciplinare Melanomi e Tumori Cutanei di Humanitas: Oncologia, Dermatologia, Radioterapia, Chirurgia Plastica, Anatomia Patologica, Otorinolaringoiatria (chirurgia cervico-facciale).

    La significativa esperienza dell’équipe chirurgica, insieme a quella degli altri specialisti del Gruppo Multidisciplinare rende possibile che il percorso di cura del paziente affetto da tumore cutaneo (dalla diagnosi, alla terapia, al follow-up) possa compiersi interamente all’interno di Humanitas. Analogamente, la collaborazione con le altre chirurgie specialistiche (Chirurgia Plastica, Chirurgia Cervico-facciale, ecc.) consente di intervenire su tumori di ogni sede corporea e permette l’esecuzione di interventi ricostruttivi contestualmente alla chirurgia demolitiva, anche in sedi anatomiche complesse sia dal punto di vista estetico che funzionale.

    Chirurgia dei tumori addominali e pelvici con interessamento multiorgano

    Il retroperitoneo, la pelvi e gli organi addominali sono altre sedi colpite dai sarcomi dei tessuti molli. Anche in questo caso l’obiettivo principale è rimuovere in modo completo e radicale il tumore in modo da garantire le migliori possibilità di guarigione. L’estensione e il tipo specifico di intervento chirurgico devono essere calibrati sulle caratteristiche specifiche del tumore e del paziente: seppur nella maggior parte dei casi il trattamento adeguato di queste forme tumorali richieda interventi complessi in cui è necessario asportare contemporaneamente più organi, in alcune situazioni è possibile eseguire interventi chirurgici, altrettanto complessi tecnicamente, ma meno invasivi e più “mirati”. Inoltre, in casi selezionati, è possibile eseguire l’intervento chirurgico con tecniche mini-invasive o laparoscopiche.

    Durante una procedura minimamente invasiva, il chirurgo rimuove il tumore al pari di un intervento “tradizionale”, ma utilizza accessi e strumenti speciali che permettono di ridurre l’impatto dell’intervento stesso (incisione e cicatrici meno estese, riduzione del dolore post-operatorio, ripresa più rapida, ecc.). I chirurghi della Sezione Autonoma di Chirurgia dei Sarcomi, oltre alla riconosciuta esperienza nel trattamento chirurgico “tradizionale” dei sarcomi addominali e pelvici – indicato nella maggior parte dei casi – possiedono una significativa competenza nell’impiego delle tecniche mini-invasive e laparoscopiche, da adoperare in pazienti selezionati e in particolare in persone affette da tumori stromali gastrointestinali (GIST) e da alcuni sottotipi specifici di sarcoma addominale e pelvico.

    Ricerca clinica

    Il “gruppo” Sarcomi di Humanitas partecipa a livello internazionale alle attività Transatlantic Australasian Retroperitoneal Sarcoma Working Group (TARPSWG) e a livello nazionale a quelle dell’Italian Sarcoma Group, contribuendo alla definizione di protocolli di ricerca clinica. La presenza di un’équipe qualificata ed esperta in queste patologie rare, permette di affrontare a 360° la problematica del paziente affetto da un sarcoma dei tessuti molli, offrendo la miglior pratica clinica allo stato dell’arte nonché la possibilità di essere arruolati nei più innovativi programmi di Ricerca e protocolli internazionali sperimentali di trattamento

    Sono attivi numerosi protocolli di Ricerca traslazionale, in collaborazione con i principali laboratori di ricerca di Humanitas, volti alla comprensione della progressione dei sarcomi dei tessuti molli e all’identificazione di nuovi fattori prognostici, nuovi bersagli terapeutici e nuove modalità combinate di trattamento.

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    Chirurgia del Colon e del Retto https://jotodsjo.click/unita-operative/chirurgia-del-colon-e-del-retto/ Fri, 15 Jan 2016 17:58:01 +0000 http://humanitas.local/unita-operative/chirurgia-del-colon-e-del-retto/ L’Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto si occupa della diagnosi e della cura delle principali patologie a carico del colon, del retto e dell’ano. In particolare, l’équipe chirurgica si occupa del trattamento multidisciplinare delle patologie colorettali, quali: Attività clinica  Le attività cliniche per i pazienti vengono svolte in regime di ricovero ordinario […]

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  • Attività clinica
  • Ricerca clinica
  • Studi attivi di ricerca clinica
  • L’Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto si occupa della diagnosi e della cura delle principali patologie a carico del colon, del retto e dell’ano. In particolare, l’équipe chirurgica si occupa del trattamento multidisciplinare delle patologie colorettali, quali:

    Attività clinica 

    Le attività cliniche per i pazienti vengono svolte in regime di ricovero ordinario e di day surgery, e in ambulatorio, per la gestione clinica del post-operatorio, medicazioni e follow-up. All’interno dell’Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto, medicazioni avanzate e gestione della stomia, per i pazienti che lo necessitano, sono affidate a infermieri specializzati.

    Inoltre, in Humanitas è presente l’IBD Center, il Centro Medico Chirurgico per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino: l’integrazione del team clinico per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino e di quello chirurgico del Colon e del Retto, si traduce in una vera e propria gestione integrata e multidisciplinare dei pazienti per la discussione delle indicazioni chirurgiche, oltre che delle modalità e tempistiche e la gestione delle terapie mediche nel pre e post-operatorio. L’IBD Center di Humanitas mette a disposizione dei pazienti percorsi di cura altamente complessi e delicati, fornendo supporto specialistico in tutte le sue fasi. Sono attivi due ambulatori multidisciplinari medico-chirurgici, di cui uno esclusivamente dedicato ai pazienti con ileoano anastomosi su pouch dopo proctocolectomia restaurativa (Pouch Clinic).

    Attività di ricerca clinica

    Accanto alle attività cliniche, l’Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto di Humanitas è impegnata nella ricerca clinica per l’applicazione e lo sviluppo di nuove tecnologie per la terapia chirurgica delle patologie intestinali. Inoltre è attiva una collaborazione continuativa con diversi laboratori di ricerca scientifica di base che indagano le basi molecolari delle patologie intestinali e con molti dei maggiori Centri di riferimento internazionali. In quest’ambito, presso l’Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto è attivo un innovativo progetto di International Clinical Fellowship in Colorectal Surgery.

    Studi attivi di ricerca clinica

    Tutti gli studi elencati sono a partecipazione strettamente volontaria. Il chirurgo potrà proporre la partecipazione a uno di tali studi in base alla valutazione clinica, ma sarà unicamente il paziente a decidere se partecipare o rifiutare. Il rifiuto non comporterà alcuna perdita di beneficio rispetto al piano terapeutico stabilito. Le informazioni qui riportate sono a solo scopo riassuntivo. Per ricevere maggiori informazioni sugli studi attivi, è possibile contattare il Team di Ricerca ( Referente degli studi di ricerca attivi: Annalisa Maroli – email: [email protected]).

    Studi clinici per i tumori del colon-retto:

    • IntAct: lo studio è rivolto a pazienti affetti da tumore del retto medio-basso, candidati a resezione del retto. Lo scopo dello studio è confrontare l’applicazione della tecnica di angiografia intra-operatoria (Intra-operative Fluorescence Angiography IFA) con la pratica standard (chirurgia senza IFA) in termini di incidenza di deiscenza anastomotica. La tecnica IFA è stata introdotta allo scopo di valutare la vascolarizzazione anastomotica: questa tecnica ha un potenziale promettente nel prevenire la deiscenza anastomotica, una delle complicanze più temute della resezione rettale.

      I pazienti che decidono di partecipare vengono separati randomicamente in due gruppi: un gruppo riceve la resezione rettale senza l’utilizzo della tecnica IFA, il secondo invece viene sottoposto a resezione rettale con l’utilizzo della tecnica IFA. I pazienti sono quindi valutati clinicamente a 30 e 90 giorni a seguito della chirurgia e a 4-6 settimane viene eseguito un esame radiologico (chiamato clisma opaco) con lo scopo di valutare l’integrità dell’anastomosi.
    • ReSARCh: lo studio è rivolto a tutti i pazienti con una diagnosi di cancro al retto sottoposti a chemioterapia o radioterapia di prima linea (terapia neo-adiuvante). Dopo dodici settimane dalla fine della terapia, i pazienti saranno sottoposti a rivalutazione: ai pazienti con risposta clinica maggiore o completa (in base alla valutazione radiologica, oncologica e chirurgica) verrà proposta la partecipazione allo studio.

      Tale studio ha come scopo quello di valutare l’efficacia dell’approccio cosiddetto “conservativo” dopo terapia neo-adiuvante in confronto all’approccio chirurgico di resezione rettale. L’approccio conservativo consiste in un programma di stretto
      follow-up senza intervento chirurgico. Il paziente introdotto in questo protocollo verrà monitorato con visite di controllo ed esami radiologici, allo scopo di valutare la condizione patologica. In caso di risposta negativa, il paziente sarà re-indirizzato verso la chirurgia, in caso invece di risposta positiva si proseguirà con lo schema di follow-up per cinque anni.
    • EURECA: questo studio osservazionale è rivolto a pazienti affetti da tumore rettale. La più recente introduzione di schemi terapeutici multimodali e l’evoluzione di nuove tecniche chirurgiche hanno portato ad un significativo miglioramento in termini di sopravvivenza a lungo termine e di remissione dalla malattia. Di conseguenza, la comunità scientifica si è andata sempre maggiormente focalizzando sulla qualità di vita dei pazienti sottoposti a chirurgia rettale, soprattutto in termini di funzionalità sessuale ed urinaria post-operatoria.

      Lo studio proposto mira alla valutazione comparativa della funzionalità sessuale ed urinaria in pazienti sottoposti ad intervento di resezione anteriore del retto con tecnica open,
      laparoscopica, robotica e transanale. Tale valutazione verrà effettuata attraverso dei questionari che verranno sottoposti ai pazienti a 1, 6 e 12 mesi dall’intervento chirurgico.
    • CoME In: lo studio è rivolto a pazienti affetti da tumore del colon destro e ha come obiettivo quello di valutare l’efficacia di due diverse tecniche chirurgiche di resezione colica. I pazienti che decideranno di partecipare allo studio verranno suddivisi in due gruppi: il primo gruppo sarà sottoposto a emicolectomia destra con risparmio del mesocolon (tessuto contenente i vasi sanguigni, i vasi linfatici, i linfonodi e i tessuti molli circostanti il tumore che possono contenere cellule tumorali disseminate); il secondo gruppo verrà sottoposto a emicolectomia destra con rimozione completa del mesocolon  (Complete Mesocolic Excision, CME) e la legatura vascolare centrale (Central Vascular Ligation, CVL).

      Lo scopo di questo studio è indagare se la
      rimozione completa del mesocolon (CME) con legatura vascolare centrale (CVL) è significativamente associata a un più alto numero di linfonodi rispetto all’emicolectomia standard e, se l’eventuale positività dei linfonodi rimossi con questa tecnica si traduce in un beneficio in termini di sopravvivenza rispetto alla procedura tradizionale.
    • ORALEV-2: lo studio è rivolto a pazienti con diagnosi di tumore del colon o diverticolite, indicati a intervento chirurgico di resezione colica. Lo studio si propone di valutare l’efficacia della preparazione intestinale meccanica combinata con la profilassi antibiotica nel prevenire le infezioni di ferita chirurgica. Nonostante sia nota l’efficacia della profilassi antibiotica, la combinazione con la preparazione meccanica è ancora oggetto di studio.

      Questo studio è disegnato in modo randomizzato e i pazienti che decidono di partecipare sono sorteggiati in modo casuale per ricevere la preparazione meccanica preoperatoria combinata con profilassi antibiotica o la sola profilassi antibiotica. I pazienti vengono quindi seguiti per circa un mese a seguito dell’intervento chirurgico per valutare l’incidenza di infezioni della ferita.

    • SEAL-G: la deiscenza anastomotica rappresenta una delle complicanze più importanti a seguito di resezione colica. Lo studio Seal-G ha lo scopo di valutare l’efficacia nella pratica clinica di un sigillante chirurgico per la protezione della sutura anastomotica in pazienti sottoposti a resezione del colon con indicazione oncologica. Il sigillante, che ha ricevuto il marchio “CE”, viene apposto durante l’intervento a rinforzo della sutura e i pazienti che decidono di partecipare allo studio vengono seguiti per circa un mese a seguito dell’intervento per valutare l’incidenza di deiscenza anastomotica.
    • Early-Onset Colorectal Cancer: l’Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto di Humanitas è da anni impegnata nella ricerca dei fattori di rischio e nella valutazione degli esiti postoperatori dei pazienti con cancro del colon-retto ad insorgenza “precoce”, ossia al di sotto dei 50 anni di età. Negli ultimi anni, accanto a una graduale riduzione dell’incidenza generale del cancro del colon-retto, si è assistito ad un preoccupante aumento di questo tumore nei pazienti più giovani, tradizionalmente considerati a basso rischio per lo sviluppo di questa neoplasia.

      I ricercatori di Humanitas sono in prima linea nella ricerca dei fattori biologici, molecolari, ambientali e dietetici che possono influenzare questo fenomeno. Il team di ricerca ha condotto diverse ricerche con lo scopo di descrivere e spiegare l’andamento di questa neoplasia, dalle modalità di presentazione e diagnosi alla progressione e sopravvivenza. I pazienti dell’Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto sono stati coinvolti in modo diretto per valutare la loro risposta in seguito alla chirurgia e per monitorare la loro qualità di vita anche a distanza di alcuni anni dall’intervento chirurgico.

    Studi clinici per malattia perianale

    • ADMIRE-CDII: lo studio si propone di investigare la sicurezza e l’efficacia del trattamento della malattia perianale di Crohn con cellule staminali mesenchimali. Lo studio è rivolto a pazienti con malattia perianale di Crohn complessa e ha un disegno randomizzato: i pazienti che decidono di partecipare sono sorteggiati in modo casuale per ricevere il trattamento con cellule staminali o con placebo.  

     Studi clinici per malattie infiammatorie croniche intestinali

    • SPICY: lo studio è rivolto a pazienti con una diagnosi di malattia di Crohn ileocecale, candidati a resezione ileocolica e ha come obiettivo quello di valutare l’efficacia di due diverse tecniche chirurgiche di resezione ileocolica. I pazienti che decideranno di partecipare allo studio verranno suddivisi in due gruppi: il primo gruppo sarà sottoposto a resezione ileocolica con risparmio del mesentere (ossia il tessuto adiposo che circonda l’intestino verrà lasciato in sede), mentre il secondo gruppo sarà sottoposto alla rimozione di una più ampia porzione di mesentere.

      Il razionale alla base dello studio è supportato da recenti evidenze che indicano come il mesentere possa avere un ruolo attivo nell’esacerbare il processo infiammatorio alla base della patologia. L’ipotesi è quindi quella che la rimozione di parte di tale tessuto possa apportare dei vantaggi in termini di ricorrenza di malattia rispetto alla tecnica chirurgica attualmente utilizzata. L’ipotesi verrà verificata quattro-sei mesi dopo l’intervento attraverso una endoscopia con biopsia, che permetterà di valutare la ricorrenza di malattia.

    • KONO-S: questo studio si rivolge a pazienti affetti da malattia di Crohn. Nonostante i grandi progressi nel trattamento medico della malattia di Crohn, oltre il 70% dei pazienti va incontro ad un intervento chirurgico nel corso della storia della malattia e la gran parte di questi recidiva. Recenti studi hanno dimostrato che un diverso tipo di anastomosi, detta Kono-S, sarebbe più efficace nel prevenire le recidive post-chirurgiche rispetto all’anastomosi latero-laterale funzionale.

      I pazienti che decideranno di partecipare verranno divisi in due gruppi: il primo gruppo riceverà l’intervento di resezione ileocecale con anastomosi standard latero-laterale funzionale; il secondo gruppo verrà sottoposto a resezione ileocecale con anastomosi KONO-S. A sei mesi dall’intervento verrà poi confrontato il tasso di recidiva endoscopica dei due tipi di anastomosi.

    • MIND Project: nel 2018, il team ha iniziato un progetto per valutare come lo stress psicologico e lo stato di ansia e depressione possano influenzare gli esiti postoperatori in pazienti sottoposti a chirurgia colorettale. Il progetto ha coinvolto pazienti oncologici e con malattie infiammatorie croniche dell’intestino (malattia di Crohn e colite ulcerosa) ed è stato condotto in Humanitas per circa due anni.

      I risultati dello studio hanno mostrato come i pazienti con livelli elevati di ansia prima dell’intervento abbiano un rischio maggiore di andare incontro a complicanze postoperatorie. Nei prossimi anni, saranno validati tali risultati, estendendo il progetto ad altri centri in Europa e nel mondo e il team lavorerà per implementare nuovi programmi di supporto psicologico prima degli interventi chirurgici.

    Studi clinici per patologie proctologiche

    • NOMOR: lo studio è rivolto a pazienti adulti che riportano sintomi e diagnosi di emorroidi di grado I e II. Lo scopo dello studio è studiare l’efficacia nell’alleviare la sintomatologia proctologica di un nuovo dispositivo medico, NOMOR, un gel ad uso topico, rispetto a una terapia standard a base di flavonoidi. Lo studio ha un disegno randomizzato: i partecipanti saranno assegnati casualmente al gruppo di controllo, che riceve solo la terapia a base di flavonoidi, o al gruppo sperimentale, che riceve il prodotto di studio in associazione alla terapia a base di flavonoidi. Durante la prima visita, ai pazienti verrà consegnato il prodotto e saranno istruiti su come seguire il trattamento assegnato. I pazienti saranno poi contattati telefonicamente per valutare l’aderenza al trattamento ed eventuali sintomi negativi concomitanti. Verrà poi fissata una seconda visita, dopo circa due settimane, e una terza visita, dopo quattro settimane durante le quali verrà effettuato un esame fisico e proctologico completo.

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    Chirurgia della Mano e Microchirurgia Ricostruttiva https://jotodsjo.click/unita-operative/chirurgia-della-mano/ Wed, 25 Nov 2020 10:11:47 +0000 http://humanitas.local/unita-operative/chirurgia-della-mano/ L’attività clinica dell’Unità di Chirurgia della Mano e Microchirurgia Ricostruttiva copre tutta l’area di competenza della patologia osteo-articolare, muscolo-tendinea, nervosa, vascolare, cutanea della mano e del polso, sia elettiva sia traumatica. Vengono utilizzate tecniche chirurgiche sofisticate come la chirurgia artroscopica, la microchirurgia e la chirurgia protesica.   I pazienti vengono seguiti dai chirurghi dalla loro prima visita ambulatoriale […]

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    L’attività clinica dell’Unità di Chirurgia della Mano e Microchirurgia Ricostruttiva copre tutta l’area di competenza della patologia osteo-articolare, muscolo-tendinea, nervosa, vascolare, cutanea della mano e del polso, sia elettiva sia traumatica.
    Vengono utilizzate tecniche chirurgiche sofisticate come la chirurgia artroscopica, la microchirurgia e la chirurgia protesica 

    I pazienti vengono seguiti dai chirurghi dalla loro prima visita ambulatoriale e durante tutto il percorso diagnostico e terapeutico.

    Più del 90% degli interventi vengono effettuati in regime ambulatoriale o di Day Surgery. I pazienti con problemi di salute generale o che devono sottoporsi ad interventi più invasivi, vengono ricoverati per il periodo necessario a garantire la loro sicurezza e le loro esigenze.
    La riabilitazione postoperatoria è una parte importante di ogni trattamento. Un team di terapisti della mano affianca i chirurghi. I protocolli riabilitativi iniziano il giorno stesso dell’intervento e vengono proposti per ogni singolo paziente.
    Il risultato dei trattamenti viene costantemente monitorizzato ed utilizzato come verifica per migliorare la qualità delle cure.

     

    L’Unità di Chirurgia della Mano si occupa inoltre delle malformazioni congenite che colpiscono i bambini, prestando attenzioni particolari dal punto di vista sia tecnico (chirurgico ed anestesiologico) sia organizzativo, con la predisposizione di ambienti e strutture adeguate all’accoglienza dei piccoli pazienti.

    Protocolli di ricerca e programmi formativi sono costantemente portati avanti nell’ambito dell’Unità.

     

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